Conduce: Alfredo Mazzola
In questo episodio Alfredo Mazzola intervista l’eclettico Stefano Taravella, co-fondatore e membro CDA del Mosaico Servizi. Inizieranno il viaggio partendo dagli inizi della sua carriera di maestro di scuola elementare fino ad arrivare alla sua direzione del terzo circolo, sulla lunga onda di un ’68 teso a promuovere una scuola più democratica…
Visione consigliata a: tuttə, insegnanti, genitori, educatori
L’idea iniziale era quella di intervistare Stefano Taravella ponendo 8 domande, come fossero delle tappe, le cui risposte potessero farci ripercorrere la sua storia di direttore didattico al terzo circolo. Come è andata? Come ben sappiamo, non si può contenere il Gange in un bicchiere, quindi l’immenso Stefano è partito a raffica regalandoci abbastanza materiale per mettere insieme un vero e proprio documentario! Ma partiamo dal principio, per darvi una preview testuale di ciò che andrete a vedere o ad ascoltare. Si, perché questo nuovo format che vi propongo vuole essere una sorta di podcast, che vi può accompagnare mentre vi spostate su un autobus, mentre fate una passeggiata o, perché no, in ufficio con i colleghi, come sottofondo formativo mentre svolgete qualche mansione in cui potete prestare un orecchio al nostro primo episodio di “LodiAmo Podcast”.
In questa puntata tutto prenderà le mosse da due riferimenti normativi: il primo è la Relazione Falcucci (da Franca Falcucci, che diventerà nel 1982 Ministro della pubblica istruzione) e il secondo è la conseguente nascita della legge 517 del 1977 in cui si prevedeva l’abolizione delle scuole speciali e una norma regionale per l’inserimento di minori con disabilità nella scuola di tutti. Da questo connubio nasce l’idea di istituire il concetto di scuola potenziata, allora chiamata CSE Piccoli.
La storia di quella scuola non finisce certo lì: negli anni ’80 nella città di Lodi c’è un quartiere in enorme espansione, si tratta del quartiere San Fereolo. Qui si decide dunque di costruire una scuola, in via Tortini; quella sarà, fra le altre cose, l’ultima scuola costruita in città e prenderà il nome di Arcobaleno; nome scelto da un referendum indetto dagli alunni frequentanti (forse uno dei primi esempi di decisioni collettive prese dal basso). La scuola Arcobaleno viene dipinta con murales dell’artista internazionale Mario Tapia, diventa sede dell’Unicef e rilancia il famoso progetto “Pigotta”. Sono sicuro che molti di voi si ricorderanno di averne avuta, o addirittura confezionata, almeno una! Un progetto storico e nobile, dalla dolcezza infinita, che è rimasto nel cuore di molti e che ancora oggi va avanti. Passano alcuni anni e durante la Guerra dei Balcani, la scuola Arcobaleno propone una nuova iniziativa: il messaggio di pace più lungo del mondo. Saranno 4807 metri (come l’altezza del Monte Bianco, per intenderci) di pensieri di pace scritti dai bambini di tutte le scuole del Lodigiano, da cui verranno estrapolati tre campioni di 100 metri ciascuno per essere consegnati al Governo Italiano a Papa Giovanni Paolo II e alla Sede dell’UNICEF (per l’ONU) grazie a una delegazione di insegnati e famiglie. Nel 1999 in occasione del decimo anniversario dell'approvazione della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, la scuola insieme a Unicef promuove una piccola pubblicazione dal titolo: "Abbecedario dei Diritti (e doveri) dei bambini" con prefazione di Mario Lodi. Visto l’incremento dell’immigrazione in quartiere in quel periodo, si decide di chiamare la scuola dell’infanzia con il nome AKWABA, che in ivoriano significa “Che tu sia il benvenuto”.
In tutto questo excursus, Stefano Taravella ci regala curiosità e perle di storia del territorio in quegli anni.
Proviamo a fare ordine elencando alcuni punti cruciali di cui sentirete parlare nella puntata:
E’ giunto il momento di fermarsi, oppure finirò per spoilerare tutti i contenuti prima ancora che clicchiate su “play”!
Ci tengo però a dirvi un’ultima cosa. Come persona frequentante le scuole elementari nei primi anni ’90, avere l’opportunità di intervistare Stefano è stato un onore, in quanto ricordo con gioia, anche grazie a lui, tutte le iniziative che venivano proposte dalla Scuola Arcobaleno a noi bambini di quegli anni. Spero che la conversazione che andrete ad ascoltare possa rafforzare i valori di inclusione in cui crediamo fermamente e che si sono evoluti nel nostro territorio attraverso iniziative davvero all’avanguardia.
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