Di Paola Denti e Tania Salvaderi
In questo articolo scritto a quattro mani da Paola Denti e Tania Salvaderi, andremo ad approfondire la tematica dell’inizio del nuovo anno scolastico tenendo presente sia la componente famiglia-bambini, sia il personale docente. Per i più piccoli, che dovranno affrontare il primo distacco dalle figure genitoriali, consigliamo anche alcuni albi illustrati da leggere con mamma e papà.
Lettura consigliata a: genitori, educatori nido e scuola dell’infanzia, insegnanti scuola dell’infanzia, docenti scuola primaria e secondaria di primo grado
A cura di Paola Denti
Diciamocelo, settembre segna un periodo di grandi “scossoni” a livello emotivo e anche organizzativo.
Il mese di settembre infatti, è per molte famiglie e per i loro figli, un momento di nuovi inizi.
C’è chi affronta per la prima volta l’ingresso a scuola, magari al nido o al primo anno della scuola dell’infanzia; oppure chi si appresta ad un cambio di grado, come il passaggio da nido ad infanzia, da infanzia a primaria, da primaria a secondaria di primo grado e da secondaria di primo grado a secondaria di secondo grado.
Proviamo a mescolare gli ingredienti suggeriti, tenendo conto che le dosi possono variare in base al momento ed al singolo individuo. Prendiamo in considerazione ogni ingrediente…
DARSI TEMPO - Non è semplice a volte lasciare il proprio bambino - che per ogni genitore è sicuramente l’affetto più importante e caro che possa avere - tra le braccia di un’educatrice che ancora non conosce bene, magari proprio mentre piange.
Ecco che qui entra in gioco il secondo ingrediente, la GRADUALITA’ - Parte fondamentale per la riuscita della nostra ricetta, che andremo a mischiare al primo: ogni tappa si raggiunge un passo alla volta!
A questo punto, aggiungeremo un terzo ingrediente: COMUNICARE - Parlare con i propri figli affrontando anche le emozioni che ci muovono e che si muovono all’interno di noi. STARE IN ASCOLTO - L’ascolto della nostra sfera emotiva sarà il quarto ingrediente da aggiungere al pentolone. Ma non solo! E’ importante rimanere in ascolto anche della sfera emotiva degli altri membri della famiglia, questo ci permetterà di creare un equilibrio fra tutte le parti e capire quali passi affrontare successivamente. E’ un po’ come quando un cuoco assaggia il proprio manicaretto mentre lo cucina, per capire quali spezie aggiungere o meno, in modo da poter raggiungere l’equilibrio perfetto!
Ci sembra un compito difficile? Lo è, sicuramente. Ma non dobbiamo affrontarlo da soli: possiamo fare affidamento su educatrici, insegnanti e professori, ma anche la rete dei genitori non va sottovalutata.
Ma veniamo ora al prossimo ingrediente, la CALMA - Questa deve essere un’indiscussa parola d’ordine per tutti. Ecco perché: lo stato emotivo di noi adulti ricade sui bambini e allo stesso tempo siamo influenzati dalle loro emozioni. Il particolare periodo di cui stiamo parlando, è protagonista di nuove relazioni e creazione di legami importanti. E proprio come in ogni buona relazione, dobbiamo partire da un sentimento di FIDUCIA.
Per fare questo è necessario stabilire un dialogo che permetta di toglierci eventuali dubbi o per chiarire situazioni che non sembrano del tutto limpide.
Inoltre, in questo periodo, dopo le vacanze estive, ci troviamo ad affrontare un momento in cui genitori e figli iniziano a stare separati per lungo periodo. Perciò è importante trovare dei tempi dedicati, nell’arco della giornata o nel fine settimana, da trascorre di nuovo insieme, per “colmare” questa lontananza. Questo tempo può essere dedicato ad una attività speciale… magari alla lettura!
Per i più piccoli si possono utilizzare degli albi illustrati dedicati al tema del distacco, come per esempio “I tre piccoli gufi” un libro di Martin Waddell e Patrick Benson, oppure “Zeb e la scorta di baci” di Michel Gay. Per i più grandi, invece, personalmente consiglio “Ciao Maestro. Le grandi e i grandi che ci aiutano a crescere” di Alessandro Ferrari, che raccoglie storie vere, nonché viaggi appassionanti in giro per il mondo, uniti dalla convinzione che coltivare il sapere è il mezzo più potente per trasformare il mondo, il presente e il futuro.
Vediamo ora, insieme a Tania Salvaderi, un approfondimento sui nuovi inizi per il personale docente.
A cura di Tania Salvaderi
Ogni anno insegnanti e professori incontrano bambini e ragazzi che iniziano il loro percorso scolastico nelle classi prime, e ritrovano bambini o ragazzi che il percorso lo hanno già iniziato, ma che avanzano di classe, trovandosi in seconda, in terza e così via.
Possiamo distinguere diverse aree tematiche che contraddistinguono gli inizi: l’area emotiva, l’area relazionale e quella più prettamente didattica.
Certamente i docenti si tengono aggiornati e modulano la proposta dei programmi anche sulla base degli alunni che compongono le classi, così ogni nuovo anno diventa differente anche dal punto di vista delle scelte metodologiche, rispetto a quello precedente. Perché anche se la materia di insegnamento è la stessa, i docenti hanno a che fare con alunni sempre nuovi che portano con sé la loro storia, la loro competenza e la loro sfera emotiva, per questo diventa necessario ri-programmare e ri-progettare nuovi percorsi.
Per quanto riguarda la sfera relazionale, i docenti si trovano ad incontrare nuove famiglie con le quali costruire e/o ri-costruire una relazione, modulando comunicazioni e costruendo una sinergia. Il team docenti si trova a confrontarsi con scelte pedagogiche e strategie educative che consentono di tracciare una linea da seguire nel progetto educativo del singolo alunno e del gruppo.
Questo rappresenta l’occasione unica per creare un’unione di intenti e una coerenza educativa fortemente necessaria alla scuola per accogliere nuove famiglie e per consolidare la relazione con quelle già conosciute, per ambire a prassi e dinamiche relazionali coese e armoniose.
Le competenze dei docenti permettono loro di saper stare nel cambiamento e nel continuo evolversi delle relazioni, pur non senza difficoltà. I docenti, a questo proposito, si trovano a settembre a dover collaborare con nuovi colleghi, creare nuove alleanze, talvolta difficili da costruire nel breve periodo.
Gli inizi coinvolgono anche la sfera emotiva di tutti gli individui coinvolti. Ogni nuovo anno scolastico porta con sé un arcobaleno di emozioni che vanno dall’entusiasmo del ricominciare, alla gioia nel rivedere e riallacciare le relazioni con minori e famiglie salutati a giugno, dal timore della novità, all’ansia di dover programmare e progettare spazi, tempi e incontri per riuscire nei propri intenti.
Ho pensato quindi di confrontarmi proprio con Paola Denti, co-creatrice di questo articolo, che è proprio un’educatrice che da anni lavora in una scuola dell’infanzia. Dal nostro confronto sul tema “back to school” è emerso che settembre per lei è un mese dedicato alla gioia di ricominciare, all’entusiasmo del rimettersi in gioco e alla curiosità nel trovare e ri-trovare bambini e le loro famiglie. Allo stesso tempo, è anche un momento di grande fatica portata proprio dal cambiamento e dall’aggancio della relazione. Ma tutto questo, affrontato con “La ricetta dei nuovi inizi” da lei proposta qui sopra, porta alla nascita di nuove sinergie e dinamiche appaganti all’interno del gruppo dei bambini e dell’equipe educativa.
Non ci resta che augurare dei buoni nuovi inizi a tutti e tutte!
Attività:
Letture consigliate:
FASCIA 0-6
“I tre piccoli gufi” - M. Waddell
“Zeb e la scorta di baci” - M. Gay
FASCIA 7-11
“Ciao Maestro. Le grandi e i grandi che ci aiutano a crescere” - A.Q. Ferrari
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