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LUOGHI NEUTRI E REQUISITI

15/09/2024

Uno spazio sicuro per la tutela della relazione tra minori e figure di riferimento

Di Tania Salvaderi

In questo articolo, insieme a Tania Salvaderi, approfondiremo i requisiti di qualità per la progettazione e la gestione dei Luoghi Neutri, analizzando come questi standard possano migliorare l'efficacia di tali spazi nella tutela dei minori. La cooperazione tra servizi sociali, operatori giudiziari e istituzioni educative è fondamentale per sviluppare e mantenere reti di supporto efficaci che proteggano i diritti e il benessere dei bambini e delle loro famiglie…

 

Lettura consigliata a: educatori, operatori sociali, cooperative

 

 

Cosa sono i Luoghi Neutri?

Il Servizio Luoghi Neutri si inserisce all'interno di un intervento di tutela, in cui numerosi attori collaborano per garantire la protezione e il benessere del bambino. In genere, gli incontri vengono disposti dalle Autorità Giudiziarie competenti, come il Tribunale per i Minorenni e il Tribunale Ordinario e dai servizi sociali. I tempi di attivazione sono decisi insieme al servizio sociale in base alle caratteristiche organizzative, sociali e psicologiche dei futuri partecipanti alle visite protette e alle disponibilità operativa del servizio Luoghi Neutri.  Il loro obiettivo è salvaguardare il benessere psicologico ed emotivo del bambino, evitando che venga esposto a pressioni o conflitti tra gli adulti coinvolti. In questi spazi si garantisce il diritto di visita e relazione parentale, concentrandosi sulla qualità della relazione tra bambini/ragazzi e le loro figure di riferimento.

 

Progettare e gestire: un lavoro di rete

La progettazione e gestione dei Luoghi Neutri richiede la collaborazione di servizi sociali, tribunali e istituzioni educative. La cornice istituzionale è fondamentale, ma è altrettanto importante riconoscere il contesto umano: i Luoghi Neutri sono spazi dove storie familiari si intrecciano con emozioni contrastanti, come felicità, rabbia, speranza e dolore. Come sottolineato da A. Prandin, questi spazi “accolgono e si prendono cura della complessità delle relazioni umane”. 

 

“I Luoghi Neutri non sono solo spazi fisici, ma rappresentano la complessità, bellezza e sacralità dei sistemi umani e familiari. La scena dello spazio neutro accoglie, sfida e si prende cura delle questioni fondamentali dell’uomo: i legami, il controllo, il potere e i diritti.”

 

 

Requisiti di qualità per la progettazione

Per garantire l'efficacia dei Luoghi Neutri, è fondamentale rispettare elevati standard di qualità nella loro progettazione e gestione, favorendo la cooperazione tra servizi sociali, operatori giudiziari e istituzioni educative. 

Un Luogo Neutro deve rispondere a specifici criteri progettuali per essere realmente efficace. Gli spazi devono essere accoglienti, sicuri e concepiti per mettere i bambini e i ragazzi a proprio agio, riducendo al minimo lo stress che può derivare da incontri con genitori in situazioni conflittuali, con i quali talvolta è necessario costruire e/o ricostruire una relazione. 

Tuttavia, non basta progettare un ambiente fisicamente accogliente; la gestione dei Luoghi Neutri richiede l'intervento di operatori altamente qualificati, il cui ruolo è fondamentale per garantire che gli incontri avvengano in modo sicuro e rispettoso. 

 

Una gestione efficace include:

  • Formazione continua degli operatori
  • Collaborazione tra servizi sociali, tribunali e scuole
  • Monitoraggio costante dei progetti
  • Supervisione delle équipe multidisciplinari

 

Incontri protetti, come funzionano?

I luoghi neutri non possono essere un piccolo atollo in mezzo al mare, non funzionano in isolamento: la loro efficacia dipende dalla cooperazione tra vari attori sociali, istituzionali e giudiziari. Così, servizi sociali, tribunali, scuole, psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri e altri professionisti devono lavorare in sinergia per creare una rete di supporto adeguata, preparata a garantire il benessere del bambino e della sua famiglia.

 

Attraverso costanti incontri di rete, sarà possibile:

  • Chiarire compiti e ruoli di ciascun attore nel progetto di intervento, che siano essi gli operatori coinvolti o i famigliari
  • Confrontare i diversi punti di vista per garantire la protezione del minore
  • Definire e monitorare i tempi degli incontri
  • Aggiornare il progetto in base all'evoluzione delle dinamiche

 

Conoscenza della storia familiare

Una conoscenza approfondita della storia del minore e della sua famiglia è cruciale per gestire correttamente gli incontri. Nel caso di famiglie migranti, è essenziale comprendere i modelli culturali e sociali di appartenenza, nonché il percorso migratorio intrapreso. Questo consente agli operatori di adeguare l'intervento alle specifiche esigenze, sia culturali che psicologiche, del nucleo familiare.

 

 

La sequenza delle fasi di un percorso in Luogo Neutro, è da considerarsi circolare e aperta a variazioni e continue modifiche, in base alle necessità emerse da un accurato e costante monitoraggio: le variabili possono essere molte, è bene considerare che un percorso potrebbe non concludersi dopo la serie di incontri previsti dal progetto ideato in partenza. In tal caso, bisogna essere pronti per riprogettare un nuovo percorso al termine della valutazione, sempre insieme alla rete consolidata e in accordo con le esigenze del minore e alla sua famiglia.

 

La fase di ambientamento

Prima dell’inizio degli incontri protetti, viene avviata una fase di ambientamento per garantire che il minore si senta a suo agio. 

 

In questa fase:

  • Il bambino/ragazzo deve essere rassicurato e ascoltato, esplorando eventuali resistenze o paure.
  • L’adulto che incontrerà il bambino viene accolto e informato sulle regole del servizio.
  • L’adulto accompagnatore, spesso presente nella fase iniziale, partecipa a uno spazio di ascolto e condivisione delle metodologie utilizzate dagli operatori.

Durante il percorso, il progetto può essere rivisto, modificato e adattato in base a cambiamenti familiari o giuridici. Ad esempio, è possibile sospendere gli incontri se sono previste audizioni penali per il minore, per evitare situazioni di disagio.

 

Obiettivi dei Luoghi Neutri

I Luoghi Neutri rispondono a diversi obiettivi fondamentali:

  • Salvaguardare il diritto del minore a mantenere una relazione con entrambi i genitori e i parenti
  • Assicurare che gli incontri avvengano in un ambiente sicuro e sereno
  • Ristabilire la relazione con il genitore non affidatario o allontanato
  • Aiutare il genitore a sviluppare una maggiore responsabilità e capacità di gestire autonomamente gli incontri

 

I Luoghi Neutri non sono…

È importante chiarire cosa i Luoghi Neutri non sono:

  • Non sono spazi per la mediazione familiare
  • Non sono luoghi per svolgere indagini sociali
  • Non sono contesti per l'elaborazione del trauma o la valutazione della genitorialità
  •  

I Luoghi Neutri costituiscono una risorsa imprescindibile per garantire il benessere e i diritti dei minori in contesti familiari complessi. Grazie alla cooperazione tra le diverse istituzioni coinvolte, questi spazi possono offrire un supporto concreto e continuo nel delicato processo di ricostruzione delle relazioni familiari.

 

 

Nei prossimi articoli, Tania Salvaderi intervisterà le educatrici dell’équipe del Luogo Neutro di Officine21 della cooperativa Il Mosaico Servizi. Ci racconteranno il loro delicato lavoro con le famiglie che accolgono e scopriremo dettagli sulla gestione e sulle fasi da affrontare per accompagnare i minori e le loro famiglie verso nuove strade possibili, agevolando un complesso percorso di rete.

 

 

GLI APPUNTI DELL’ESPLORATORIO

Requisiti di qualità per la progettazione e la gestione dei luoghi neutri - Cismai, 2023

 

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Luoghi neutri e norme internazionali - Tania Salvaderi per L'esploratorio

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