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L'importanza dei Luoghi Neutri

15/05/2024

Le norme internazionali nella Tutela dei Diritti dei Minori 

Di Tania Salvaderi

Il servizio "Luoghi Neutri" rappresenta uno strumento essenziale per la tutela dei diritti dei minori, specialmente nel delicato contesto delle visite parentali. Questo articolo, scritto da Tania Salvaderi, offre una panoramica approfondita sulle norme internazionali che regolamentano questi servizi, evidenziando come essi siano fondamentali per garantire il diritto dei bambini di mantenere relazioni regolari e significative con entrambi i genitori, in accordo con l'Articolo 9 della "Convenzione dei diritti dell'infanzia" dell'ONU del 1989.

Lettura consigliata a: operatori sociali

 

 

 

 

Il Ruolo dei Luoghi Neutri

I Luoghi Neutri  sono spazi pensati e progettati per garantire le visite parentali, sono costituiti da un tempo/luogo protetti, il cui obiettivo è quello di permettere ai bambini e ragazzi e ai loro genitori/parenti, di avviare, riallacciare, costruire, mantenere, conoscere, sperimentare,  eventualmente, rivedere e ripensare la loro relazione.  E’ uno spazio che tutela il minore nel diritto di visita e relazione parentale, ovvero il diritto a “mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al maggior interesse del bambino” (Articolo 9 della “Convenzione dei diritti dell’infanzia” O.N.U. 1989, New York). 

La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e le successive convenzioni, come quella di Lanzarote e il Trattato di Istanbul, stabiliscono principi chiari per la protezione dei minori. Queste includono il diritto alla non discriminazione, l'interesse superiore del minore, il diritto alla vita e allo sviluppo, e l'importanza dell'ascolto delle opinioni dei minori. In particolare, la Convenzione di Lanzarote si concentra sulla prevenzione degli abusi sessuali sui minori, delineando misure preventive e programmi di supporto alle vittime. Proviamo ad analizzarle insieme…

 

Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia

La Convenzione (Convention on the Rights of the Child - CRC) è stata adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. È un documento molto importante perché riconosce, per la prima volta espressamente, che anche i bambini, le bambine e gli adolescenti sono titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, che devono essere promossi e tutelati da parte di tutti. Dal 1989 ad oggi tutti i Paesi del mondo si sono formalmente impegnati a rispettare e a far rispettare sul proprio territorio i principi generali e i diritti fondamentali in essa contenuti. L'Italia l'ha ratificata con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.

 

I quattro principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: 

  1. Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minorenni, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori. 
  2. Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità. 
  3. Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell'adolescente (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione internazionale. 
  4. Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

 

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La convenzione di Lanzarote - Entrata in vigore il 1° luglio 2010, è il primo strumento internazionale con il quale si prevede che gli abusi sessuali contro i bambini siano considerati reati. Oltre alle fattispecie di reato più diffuse in questo campo (abuso sessuale, prostituzione infantile, pedopornografia, partecipazione coatta di bambini a spettacoli pornografici), la Convenzione disciplina anche i casi di grooming (adescamento attraverso internet) e di turismo sessuale.

Il Parlamento italiano ha approvato la legge 1 ottobre 2012, n. 172, con la quale è stata ratificata la convenzione di Lanzarote. Il provvedimento detta alcune norme di adeguamento dell'ordinamento interno volte a modificare il codice penale (introducendo i nuovi reati di adescamento di minorenni, anche attraverso Internet, e di istigazione e apologia di pratiche di pedofilia e di pedopornografia), il codice di procedura penale e l’ordinamento penitenziario.

La Convenzione delinea misure preventive che comprendono lo screening, il reclutamento e la formazione di personale che possa lavorare con i bambini al fine di renderli consapevoli dei rischi che possono correre e di insegnare loro a proteggersi, stabilisce inoltre programmi di supporto alle vittime, incoraggia la denuncia di presunti abusi e di episodi di sfruttamento e prevede l’istituzione di centri di aiuto via telefono o via internet. 

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La Convenzione di Istanbul - La Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica compirà 13 anni l’11 maggio 2024. É entrata in vigore il 1° agosto 2014, ratificata solo da dieci Stati. La Convenzione del Consiglio d’Europa è stata approvata dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011 e aperta alla firma l’11 maggio 2011 a Istanbul. Firmata dall’Unione europea il 13 giugno 2017 è poi rimasta in sospeso fino alla scorsa primavera per l’opposizione dei sei Stati. Poi nel 2023 l’Unione europea ha concluso il percorso di adesione alla Convenzione e l’ha ratificata senza l’unanimità, cosa che non impedisce al trattato di vincolare tutti i Paesi membri. L’Unione europea ha aderito alla convenzione di Istanbul il 1º ottobre 2023.

Nel 2011 i firmatari originali del trattato erano Austria, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Montenegro, Portogallo, Slovacchia, Svezia e Turchia. Poi la ratifica è andata lentamente, tanto che solo il 1° ottobre 2023 è entrata in vigore. L’accordo è stato firmato da 45 paesi, ma ratificato (e dunque realmente entrato in vigore) solo da 20 di questi, tra cui l’Italia nel 2013. Gli Stati che hanno ratificato la Convenzione sono giuridicamente vincolati dalle sue disposizioni.

L’obiettivo della Convenzione è quello di «promuovere i cambiamenti nei comportamenti socioculturali delle donne e degli uomini, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull’idea dell’inferiorità della donna o su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini».

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Dal 2013 la Cooperativa Sociale Il Mosaico Servizi è socia di CISMAI, Coordinamento Italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia, e ne condivide prassi e linee guida in materia di tutela e prevenzione, tra cui e in particolar modo:

  • Criteri e metodologie d’intervento per la tutela dei minorenni nelle separazioni gravemente conflittuali 
  • Requisiti di qualità per la progettazione e la gestione dei luoghi neutri 
  • Requisiti minimi degli interventi nei casi di violenza assistita da maltrattamento sulle madri

 

Il servizio Luoghi Neutri si inserisce all’interno di un intervento di tutela che, in un’ottica di complesso lavoro di rete, vede impegnati numerosi interlocutori. La cornice del lavoro si caratterizza per la connotazione coatta, indispensabile in tutte le situazioni in cui controllo e protezione costituiscono le condizioni essenziali alla praticabilità degli incontri. Di norma, gli incontri vengono disposti dalle Autorità Giudiziarie competenti (Tribunale per i Minorenni; Tribunale Ordinario) le quali, in virtù di norme nazionali e internazionali, si interpongono nella relazione tra genitori e figli. 

 

All’interno dei Luoghi Neutri, oltre agli operatori incaricati, sono presenti i familiari previsti dal provvedimento dell’Autorità giudiziaria. Il luogo fisico degli incontri deve essere progettato per essere accogliente e a misura di minorenne. Deve comprendere come requisito minimo una stanza per gli incontri, e una stanza per ospitare chi accompagna il minorenne, tutelando ambedue da incontri con il familiare incontrante. Se l’incontro avviene in modalità da remoto, i Luoghi Neutri devono essere equipaggiati con tecnologie per assicurare una connessione stabile e una chiara qualità audio-video, essenziali per mantenere l'efficacia della comunicazione e l'integrità dell'incontro.

 

Nel prossimo articolo…

Nel prossimo articolo, esploreremo i "Requisiti di qualità per la progettazione e la gestione dei luoghi neutri", analizzando come questi standard contribuiscano a migliorare l'efficacia di tali spazi nel contesto della tutela dei minori. La cooperazione tra servizi sociali, operatori giudiziari e istituzioni educative è cruciale per sviluppare e mantenere reti di supporto efficaci che proteggano i diritti e il benessere dei bambini.

Il servizio "Luoghi Neutri" è un esempio significativo di come il diritto internazionale e le pratiche locali possano confluire per formare un sistema di protezione robusto e sensibile ai bisogni dei minori, sottolineando l'importanza di ambienti sicuri e accoglienti per i bambini durante i momenti di vulnerabilità.

 

 

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